sabato 2 febbraio 2008

Il Carnevale


Sembra di aver appena riposto gli addobbi natalizi e siamo già a Carnevale!

Personalmente è una ricorrenza che non ho mai particolarmente amato neanche quando ero bambina: il timore di essere bersaglio di qualche fialetta puzzolente o di assalti di schiume varie ha sempre frenato il desiderio di vivere spensieratamente quella che di fatto dovrebbe essere la festa più allegra del calendario. Il fatto poi, che ai miei tempi, a Carnevale si andasse pure a scuola non contribuiva certamente a considerare il Martedì grasso un giorno di festa! Ora, però, nell'età, ahimè, più matura i ricordi che riaffiorano sono quelli legati ai profumi, ai sapori delle merende che erano d'obbligo il giorno di Carnevale e a cui per nessuna ragione al mondo si poteva rinunciare: e il bello è che, oggi ricordando quelle fantastiche frittelle cha la nonna Pina ci preparava, anche il Carnevale riveste un ruolo di grande importanza nella mia personale stanza dei bei ricordi. Era bellissimo vedere la nonna che buttava nell'olio bollente una nocina di impasto che magicamente si gonfiava, e altrettanto inspiegabilmente quando prendeva colore da un lato, si rigirava da sola senza l'intervento di mano alcuna, sempre galleggiando nel prezioso liquido caldo. E quando l'occhio esperto della cuoca riteneva fosse il momento giusto...ecco che si pescavano le grosse pepite dorate per metterle a riposare sulla "carta gialla" in modo che l'olio in eccesso venisse assorbito, per poi essere tuffate nel piatto fondo a fare un bagno di zucchero. Ed io lì, a guardare quell'operazione, incantata da tanta magia, ad aspettare di prendere la mia frittella, incurante del fatto che bollente com'era avrei potuto scottarmi! Mi sembrava impossibile che qualcun altro all'infuori di mia nonna avrebbe potuto realizzare dei capolavori come quelli! Invece, nei giorni scorsi, rovistando in alcune scatole di latta in cui ci conservi di tutto un po': dai bottoni, alla ricetta del ratafià, ho trovato un foglietto di carta ingiallito dal tempo su cui, con mano non troppo ferma, qualcuno scrisse la ricetta di queste meravigliose frittelle e, non resistendo alla tentazione di aspettare il Martedì grasso ho deciso mettermi subito all'opera: risultato eccellente! Mille complimenti da parte di chi ha assaggiato, tanta soddisfazione per me, ma anche tanta malinconia e nostalgia di un tempo che non mi può essere restituito...certo è che il Carnevale da quest'anno è per me una ricorrenza bellissima!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se non fosse che mia nonna si chiamava Sandrina, potrei pensare che siamo cugine... ahahahahha. Ah, comunque io non posso testimoniare se le tue frittelle sono uguali a quelle di mia nonna... non me le hai portate da assaggiare!!! Prrrrrrr!!! :-)

Sachertorte ha detto...

Hai ragione, ti prometto che provvederò quanto prima; ma....non eri tu quella a dieta?

Anonimo ha detto...

Vabbè, sono a dieta ma che c'entra? Intanto io i farciò di mia nonna li riconoscerei anche solo dal profumo, e poi dall'aspetto, e poi.... mah! Te comincia a portarli che tanto sai che il capo li gradisce anche per me ihihihih